Un saluto e un (qui primo) grazie

Cari amici, il nostro Festival si è concluso e ancora non siamo riusciti a dire molto o a raccontarvelo. Se prima non riusciremo, lo faremo senz’altro quando smonteremo tutto perché: lo sapete, vero?
Le nostre mostre continuano fino al 31 luglio e quindi potremmo dire che ancora non è finito tutto, che nella bella Pontremoli si respirerà aria di fotografia ancora per un poco – e poi ancora, a dire il vero, non con noi ma con “Obiettivo Lunigiana“.

Srebrenica

A lasciarci, da stasera, soltanto Don’t forget Srebrenica. L’ultimo viaggio di Ibrahim Šaban per una partenza obbligata, anticipata ma giustificata che porterà lo struggente racconto di AscaniCortellessa a Bolsena, per un’altra mostra, un incontro-seminario ma, soprattutto, un’importante iniziativa che vi invitiamo a conoscere – e, se potete, direttamente.

Srebrenica

A noi, da stasera dopo le 19, resterà l’orgoglio di aver avuto in esposizione per questa prima edizione quel suggestivo documentario che ci ha permesso di sentire, ricordare, conservare – e che persino Sky Arte ha saputo conquistare. Resterà il ricordo di un incontro bellissimo che grazie alla sensibilità puntuale dell’autore e alla curiosità generosa di Davide Simone ha trasformato il nostro giardino in un viaggio – difficile ma – bellissimo nella storia e nelle storie drammatiche di un passato poco noto ma vicinissimo, per proseguire poi nelle parole sfumature e opere di Ciro Cortellessa, dentro a tutto il suo lavoro, dentro a tutto il suo mondo. E resterà, infine, l’entusiasmo condiviso, la gioia del prima e del dopo, la gratitudine profonda per un autore e uomo che, con professionalità indiscussa, ‘spirituale’ vicinanza e caloroso affetto, ci ha accompagnato ogni giorno, rendendo ogni attimo insieme ancora più felice, ‘sicuro’, vero.

© Bruno Madeddu
© Bruno Madeddu

A presto, Ciro, grazie.

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