Anteprima Circuito OFF: Laura Adani

Arriviamo alla terza autrice del nostro circuito presto in mostra, svegli di buon’ora e con la luce del mattino che entra dalla finestra. Una bella immagine (vero?) e ancor più bella se si pensa a ciò che consiglia, in un’intervista, la nostra nuova amica Laura:

La fotografia è luce. Bisogna partire da lì. La luce, se impariamo a ‘vederla’, può donarci mille emozioni diverse. Bisogna innamorarsi di lei perdutamente, cercarla, a volte inseguirla. Un piatto bellissimo e curato nei minimi dettagli, se illuminato male, diventerà un qualcosa di informe. Un soggetto semplice, una mela per esempio, illuminata nel modo giusto sembrerà una pietra preziosa. Il consiglio che cerco di dare sempre, che poi è quello da cui sono partita io, è proprio questo: guardate la luce, tenetela d’occhio ogni giorno in tutto quello che fate, guardate come cade o come si appoggia sulle cose, dove finiscono le ombre, se sono lunghe o corte, se la luce arriva dall’alto, da dietro, se è radente, cercate di notare le sfumature quasi impercettibili che si porta dietro magicamente.

Adani 3

Si muove così Laura Adani, sempre attenta al particolare e a tutto ciò che questo può raccontare. Cresciuta in Toscana e nata da radici ligure-emiliane, è figlia di quell’ambiente-intreccio di culture – o incrocio di cucine – che noi lunigianesi conosciamo bene e nel quale lei riconosce la sua “più assidua formazione”, oltre che l’origine di uno sconfinato amore. Amore per il cibo, anzitutto, riproposto nei suoi piatti e scatti con sacralità leggera, genuinità e rispetto; e amore per la fotografia, in secondo luogo ma non troppo, che è quello che la porta sino a noi adesso e che ci permette di scoprire, un ingrediente dopo l’altro, tutto il suo mondo. Un mondo che, come lei stessa, brilla di luce propria e che lo fa presentandosi sempre e semplicemente “così com’è”.

Adani 1

Così com’è, nell’armonia piena e splendente fra colori e forme, nella consecuzione di intense sequenze e atmosfere calde, Laura ci invita, quotidianamente, a entrare a casa – la sua o tutto ciò che ‘lo’ diventa. E noi accettiamo, senza alcun dubbio che, come noi, anche voi accoglierete l’invito. Riuscirete a sentir vivo ogni vostro senso nell’immediato. Saprete percepire tutto l’amore di una continua ricerca, tutta la gioia di una preparazione messa in forma, mai casuale, ‘scelta’. Vi parrà persino di sentire la voce dell’autrice, di conoscerla da sempre, di assaggiare, già, realmente. Sì, potreste persino udire i rumori del quotidiano, immaginare già gusto o profumo e sarete senz’altro conquistati, come noi, dall’intenso mix di ingredienti-emozioni che accompagna una singola storia e a seguire le altre, mille, irripetibili. Emozioni e storie: sono forse questi gli elementi fondamentali e protagonisti della fotografia di Laura Adani, svelati fra luci, colori e ombre e con equilibrio assemblati, nei dettagli e nella composizione di cibi e oggetti che sono scorci di vita autentica.

Adani 2

Lo sappiamo: sarebbero bastati gli scatti da straordinaria foodblogger ma speriamo di essere riusciti a trasmettere i principali tratti di una fotografa, cuoca e persona capace d’incantare. Assolutamente da non perdere, vi aspetta “a tavola” dal 21, ospite della Trattoria Da Norina, in via Garibaldi, non lontana dalla salita che porta al Piagnaro. Noi con l’acquolina in bocca vi salutiamo, con altro anticipo a sorpresa: è con lei e Slow Food che stiamo lavorando alla giornata d’apertura.

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